Bollettino Fitosanitario n.2 dal 1 aprile al 30 aprile 2024

PROGRAMMA OPERATIVO ANNUALITA’ 2024  REG. UE 2115/2021

Promozione, sviluppo e attuazione di metodi e tecniche di produzione rispettosi dell’ambiente (art. 46 lettera e del Reg. UE 2215/2021)

Servizi di consulenza e assistenza tecnica per quanto riguarda le tecniche sostenibili di lotta contro gli organismi nocivi e le malattie (art. 47 par. 1 lettera b Reg. UE 2215/2021)

L’attuazione di pratiche sostenibili e per mantenere, preservare e migliorare il livello di qualità dei prodotti

Programma finanziato con il contributo della Unione Europea e dell’Italia
Regg.(UE) 2215/2021
Annualità 202
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BOLLETTINO N. 2 VALIDO DAL 01/04/2024 AL 30/04/2024

Pratiche Colturali

Concimazioni dell’oliveto: in questo periodo dell’anno gli olivicoltori che ancora non hanno effettuato la concimazione azotata hanno a disposizione ancora per qualche altro giorno la possibilità di utilizzare fertilizzanti azotati completamente a lenta cessione tipo l’urea o altri similari eventualmente combinati con il fosforo tipo il fosfato biammonico, nell’ipotesi che questo elemento nel terreno sia carente e non distribuito in autunno. Successivamente, dalla metà di aprile in poi, è consigliabile l’utilizzo di fertilizzanti a pronta e lenta cessione, tipo il nitrato ammonico. La componente nitrica prontamente assimilabile in questi tipi di concime permette una rapida crescita vegetativa dei germogli per rivestire le piante e organizzare la futura produzione del prossimo anno, completata dalla componente ammoniacale che con i buoni livelli di umidità del suolo e le temperature crescenti viene trasformata dai microrganismi lentamente e progressivamente in nitrato. Questi tipi di concimi possono essere somministrati anche in superficie senza la necessità di interrarli in quanto altamente solubile in acqua una volta che vengono trasformati in nitrati e per questo poco trattenuto dal complesso adsorbente del terreno.

Coloro che hanno effettuato l’analisi del terreno dispongono anche delle dosi consigliate anche in riferimento al potassio la cui somministrazione in assenza del piano di concimazione è sconsigliata essendo quasi sempre molto abbondante nei suoli del comprensorio

Potatura: per il buon equilibrio della pianta e per una adeguata illuminazione in tutte le parti della chioma, al fine di ridurre al meglio l’alternanza di produzione garantendo anche una buona allegagione, è necessario affrettarsi ad eseguire la potatura. Nelle forme di allevamento a vaso policonico, tipico del nostro comprensorio, si consiglia pertanto il rilascio di un solo unico vigoroso apice vegetativo terminale della branca in grado di regolare la crescita e ridurre la comparsa dei succhioni lungo il dorso della branca stessa. Nell’ipotesi che i succhioni non siano stati asportati nell’estate dello scorso anno, vanno eliminati avendo cura di mantenere intatti quelli con dimensioni più contenute, sotto 20-30 cm, al fine di mantenere in succhio anche questo settore della branca che così non si essicca e ridurre al contempo la comparsa di molti altri getti vegetativi.

Gli interventi sulle branche primarie vanno eseguiti in modo da formare una sorta di cono. Allo scopo andranno tolti le branche secondarie che vanno verso l’interno della pianta e quelle che salgono verso l’alto, recidendo il ramo nel punto in cui effettua il cambio di direzione assurgente.

Controllo delle avversità: per il controllo dell’occhio di pavone è consigliabile l’esecuzione di un trattamento preventivo a base di rame (da preferire gli idrossidi rameici rispetto al solfato di rame) in grado di effettuare la disinfezione completa della pianta. Questo trattamento va eseguito immediatamente al fine far cadere le foglie vecchie e malate evitando l’infezione di quelle che si stanno formando dalla schiusura del germoglio.

Una particolare attenzione dovrà essere rivolta anche alla cecidomia che fa comparire sulle foglie neo formate bollosità più o meno intense a seconda dell’attacco. Gli attacchi di questo parassita sembrerebbe che in questo ultimi assi si siano un po’ attenuati. Il periodo più critico risulta tra la metà/fine aprile e i primi giorni di maggio.

Il tecnico

Dott. Agr. Amadei Pierluigi