Organizzazione Produttori Oleificio Sociale Cooperativo di CANINO ( LAZIO / ITALY )

marchio olio canino dop

Olio extravergine di Canino

Olio Extravergine di Canino

Bollettino Fitosanitario n. 3 dal 01 maggio al 31 maggio 2021

PROGRAMMA SOSTEGNO SETTORE OLIO D’OLIVA ART.29
REG.(UE) 1308/2013 MISURA 2C
MIGLIORAMENTO DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’OLIVICOLTURA
CONTROLLI PER LA LOTTA INTEGRATA AI PARASSITI DELL’OLIVO
Programma finanziato con il contributo della Unione Europea e dell’Italia
Regg.(UE) 611-615/2014
Annualità 2021/2022

BOLLETTINO N.3 VALIDO DAL 01/05/2021 – 31/05/2021

Concimazione: verso seconda decade del mese e comunque circa 10 giorni prima della fioritura è consigliabile effettuare le concimazioni azotate utilizzando esclusivamente concimi a pronto effetto come ad esempio il nitrato di calce. Si raccomanda la somministrazione in combinazione di deboli piogge per favorire la solubilizzazione del sale nel terreno senza quindi la necessità di interramento. In questa fase, infatti, l’azoto aiuta a perfezionare gli organi fiorali garantendo una migliore allegagione. Nei terreni che possono presentare difetti, dove per esperienza è risultato già efficace, è consigliabile anche la somministrazione di boro per via fogliare con un trattamento da effettuarsi circa una settimana prima della fioritura e da ripetere la settimana successiva. Per coloro che non sono mai ricorsi a questa concimazione fogliare, per valutarne empiricamente i risultati è consigliabile adottare questa pratica solamente su una parte dell’oliveto per maturare l’esperienza necessaria in almeno un triennio al fine di valutarne l’efficacia in termini di allegazione. Nell’ipotesi che non si osservino benefici è probabile che la riduzione dell’allegazione sia imputabile a cause differenti dalla carenza di boro. 

Fisiopatie: verso la fine della prima decade di aprile si è assistito ad una brinata tardiva primaverile che ha coinvolto le piante in condizioni differenziali a seconda della quota altimetrica, dell’orografia del territorio (spesso il danno è risultato maggiore soprattutto nei fondovalle) e della fase fenologica in cui gli olivi si sono trovati (danneggiando quelli in piena ripresa vegetativa e concimati con azoto). La gelata ha coinvolto sia giovani impianti che piante in piena produzione.

Nei giovani impianti in questa fase è suggeribile intervenire esclusivamente con trattamenti a base di rame per una disinfezione completa che limita l’ingresso della rogna e per aumentare eventualmente il processo di cicatrizzazione. Laddove il danno non abbia coinvolto i sistema vascolare della pianta (verificabile semplicemente scortecciando con un coltellino la zona tra la corteccia ed il legno che in caso di danno apparirà brunastra), malgrado i germogli risultino bruciati dal freddo la pianta emetterà nuovi germogli sostitutivi. L’intervento in questo caso potrà essere valutato più avanti eventualmente asportando le diramazioni e le porzioni essiccatesi.

Sulle piante adulte l’utilizzo del rame potrebbe apparire dannoso per un effetto fitotossico nei confronti delle infiorescenze. Tale effetto può essere attenuato utilizzando idrossidi al posto del solfato di rame (poltiglia bordolese). Il controllo sul sistema vascolare, con le procedure precedentemente descritte può essere praticato anche per le piante in piena produzione che consentirà più avanti di effettuare interventi di pulizia sui disseccamenti. Le ramificazioni che si dovessero manifestare per lo scoppio di gemme sostitutive non rappresentano comunque un problema in quanto non incidono direttamente sulla forma di allevamento: l’energia della pianta verrà convogliata per formare, anziché in unico germoglio vigoroso, due o più germogli laterali (venendo meno la dominanza della gemma principale), più deboli ma con una carica di gemme per il futuro anno equipollente.

Lavorazioni: negli oliveti inerbiti, se non sono già stati praticati sfalci, durante questo mese le erbe hanno raggiunto altezze piuttosto rilevanti. Si consiglia, quindi di effettuarne lo sfalcio.

Nei giovani impianti, invece, si consigliano lavorazioni superficiali al fine di destinare le riserve nutritive (sali minerali ed acqua) alla sola pianta di olivo per favorirne la crescita

Lotta integrata ai parassiti dell’olivo: è probabile che durante la fioritura possano manifestarsi attacchi da parte della prima generazione della tignola (generazione antofaga). Non effettuare alcun trattamento contro questo insetto in questa fase fenologica dell’olivo.

Nei giovani impianti potrebbero manifestarsi attacchi dei punteruoli che vanno tenuti sotto controllo con opportuni trattamenti.

Nell’ipotesi non fosse già stato fatto un trattamento contro l’occhio di pavone è possibile intervenire in questa fase utilizzando prodotti a base di dodina nelle dosi consigliate sulla confezione.

Un’attenzione particolare in questi primi giorni di maggio va rivolta anche alla cecidomia che crea bollosità sulle foglie e in caso di forti attacchi, eventualmente valutabili con la struttura tecniche dell’oleificio, gli interventi vanno eseguiti con prodotti curativi a base degli stessi principi attivi utilizzati per la mosca.

Il tecnico

Dott. Agr. Amadei Pierluigi